DEDICATO AL PRESIDENTE DEL SENATO!
“CARO” IGNAZIO… HAI TOPPATO ALLA GRANDISSIMA!
(Piccolo riassunto pro ignorante/i)
Lo Statuto albertino (per certi versi il predecessore della Costituzione) durante il ventennio fascista, rimase vigente fino alla nascita della Repubblica, ma svuotato di rilevanza giuridica e valenza politica: trasformando il sistema multipartitico in un regime a partito unico, fu sovvertito l’assetto liberale dello Stato.
Con l’approvazione delle cosiddette leggi fascistissime (1925-26), il Parlamento fu sostanzialmente privato dei poteri e della funzione legislativa, mentre crebbe l’importanza centrale del Capo del Governo, che divenne responsabile solo di fronte al Re, così derogando all’istituto della fiducia tra Parlamento e Governo tipico dei sistemi parlamentari.
Nel 1939, la Camera dei Deputati venne infine sostituita dalla Camera dei Fasci e delle Corporazioni.
L’unico organo che mantenne una composizione eterogenea rispetto al partito unico e autonomia d’iniziativa e di controllo rispetto alla volontà dello stesso Mussolini fu il Gran Consiglio del Fascismo.
Lo stesso Gran Consiglio che, la notte del 25 luglio 1943 sfiduciò Benito Mussolini, chiedendo al re di esercitare la “suprema iniziativa di decisione”; questo determinò
la caduta del regime e l’inizio del percorso che porterà alla Repubblica e all’approvazione della nostra Costituzione!
Il 2 giugno 1946 si tenne il primo voto nazionale libero e a suffragio universale. Gli uomini e per la prima volta anche le donne maggiorenni (all’epoca 21 anni), dovettero decidere, mediante referendum, tra la conferma della monarchia o l’istituzione di una Repubblica. Quello stesso giorno elessero anche i membri dell’Assemblea Costituente.
Tra i 556 eletti, 21 le donne.
C’erano esponenti di forze politiche molto distanti tra loro, ma con l’obiettivo comune di scrivere una Costituzione di matrice democratica e antifascista!
L’Assemblea si insediò per la prima volta il 25 giugno 1946 e nominò suo presidente Giuseppe Saragat.
Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea, con 453 voti a favore e 62 contrari, deliberò l’approvazione del testo della Costituzione della Repubblica Italiana. La stessa fu poi promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre del 1947 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
Quindi… TUTTA LA COSTITUZIONE ITALIANA È ANTIFASCISTA!
Lo è già dalla prima parte, dove vengono elencate le libertà degli individui, i diritti sociali e civili.
È espressione dell'antifascismo:
⭐️ dall’articolo 1 dove afferma che la sovranità appartiene al popolo!
⭐️ All'articolo 21, che difende la libertà di espressione!
⭐️ All'articolo 40, sulla libertà di sciopero!
⭐️ All'articolo 49, sul pluralismo politico!
E specificatamente alla XII disposizione transitoria e finale, dove è scritto:
“È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dalla entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista”.
Scripta manent, verba volant!
Dovevi studiare 😉

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