LA MAGGIORANZA HA PRESO ATTO CHE LA SUA NORMA VIOLAVA COSTITUZIONE E TRATTATI INTERNAZIONALI
Tenuti insieme solo per la passione del potere ogni volta che la maggioranza si ritrova a dover fare politica rischia di arenarsi. Ieri al Senato la discussione sul cosiddetto decreto Cutro ha registrato il primo imbarazzato dietrofront dopo giorni di pugno duro esibito di fronte ai giornalisti. È toccata al senatore Maurizio Gasparri la brutta figura di riscrivere l’emendamento che limita il ricorso alla protezione speciale.
Mentre la discussione iniziava in Aula il sottosegretario leghista Molteni ha sollevato difficoltà di comprensione del testo dell’emendamento per costringere la maggioranza a sospendere i lavori parlamentari. Dopo un serrato confronto tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia il nuovo emendamento è stato messo ai voti. C’è una differenza però: era scomparso un comma del testo che a sua volta cancellava dalla legge quadro sull’immigrazione i riferimenti alla legislazione internazionale sulla tutela dei diritti umani per quanto riguarda le richieste di permesso. Si tratta del comma 1.1 dell’articolo 19 del testo unico sull’immigrazione, modificato in extremis per evitare di incorrere in conflitti, in termini di protezione speciale, con gli “obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”.
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