AEMILIA: IMMOBILI E SOCIETÀ CONFISCATE
Un altro capitolo della lunga indagine Aemilia che ha svelato gli interessi della ‘ndrangheta in Nord Italia. Sono stati confiscati dalla guardia di finanza di Cremona 179 immobili in diverse province italiane, comprese Modena, Reggio Emilia, Parma e Bologna, per la maggior parte riconducibili alla Bianchini costruzioni srl. La confisca ha riguardato anche sedici società operanti nei settori edilizio, edile, di consulenza alle imprese, nelle province di Aosta, Rimini, Parma, Reggio Emilia, Crotone, Bologna, Verona e Cremona. Il valore complessivo della confisca è di circa 55 milioni di euro. Tra i beni confiscati ci sono 250 mila metri quadri di terreni su cui era stato cosparso l’amianto proveniente da edifici distrutti dal terremoto del 2012. La Bianchini aveva ricevuto molti appalti dopo il sisma.
Secondo i dati di Openregio - curato dall’Ansbc, Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata - al momento sono 819 i beni confiscati in Emilia-Romagna gestiti dall’agenzia.
La gestione di questi beni è un lavoro a volte complicato, soprattutto quando si tratta di società, ma è importante che i beni confiscati vengano destinati a usi pubblici e di interesse sociale, in modo che non restino inutilizzati e cadano in rovina, reale o metaforica: è questo il modo per dare un segnale forte di risposta alle mafie e alle altre organizzazioni criminali.......Tanto poi questo governo fa le leggi per scarcerarli.....lavoro sprecato,quello delle forze dell'ordine .
