Il ministro Giorgetti, molto tranquillamente, ci informa che per far quadrare i conti pubblici, a breve il governo si appresta a fare un “intervento doloroso” sulle pensioni: le nostre, non le loro.
E questo con buona pace di tutti quei pensionati che sino ad oggi dicevano che l’andamento dei salari non era cosa che gli riguardasse in quanto loro erano già in pensione. (che è un diritto acquisito)
Ma questo governo non doveva essere all’insegna del cambiamento?
Non doveva crollare tutto?
Finché continueremo a ragionare per categorie a comparti stagni, questo sarà il risultato.