Ieri la Sardegna ANCHE IN PIEMONTE ORA PIOVE è stata massacrata da un vero e proprio bombardamento si scie chimiche, tutta la Sardegna: da nord a sud. Pazzesche, enormi, rilasciate anche da grossi velivoli a bassa quota: lunghissime, dense, sospese per aria ad allargarsi a ventaglio.
Il cielo era meraviglioso, poi è prim diventato lattiginoso, poi ancora ha cominciato a torre vento pressoché freddo. Ho visto con i miei occhi, sia il passaggio degli aerei che le scie e la loro progressiva deformazione in cielo, così come ho visto il cielo diventare di un colore indefinibile, così come voi che da ogni parte della Sardegna (sud, centro e nord) mi avete mandato foto e video.
Sappiamo che si tratta di metalli pesanti per modificare il meteo a scopi militari, c’è chi è stato male: mani, occhi, gola. Nel silenzio pressoché totale il veleno, ieri non era neppure necessario sollevare gli occhi al cielo in virtù della loro altezza, meglio dire bassezza: nell’oristanese a forma di cerchio proprio nella zona in cui i voli non sono consentiti. Oggi piove, una pioggia acida sento un umido asfissiante.
Oggi i metalli pesanti non li respiriamo, sono in terra, tra ciò che mangiamo e beviamo.
Prima o poi occorrerà mettere in piedi un osservatorio permanente di segnalazione delle scie chimiche con il compito ogni volta che irrorano di segnalare il tutto a chi di competenza così come da volantino di tempo fa (eccolo) perché cosi in silenzio non si può più andare avanti, non possiamo accettare tutto passivamente: sempre!
Iole tema delle scie chimiche e del modificare il meteo non può diventare tema marginale o da ignorare, è uno dei principali temi in discussione: ciò che cade e/o piove dal cielo lo bevano e mangiamo.