Uno studio condotto dal Prof. Nobile sui militari della Brigata Folgore (quindi dei super soldati), "ha rilevato alterazioni del DNA se sottoposti a un numero superiore a 5 vaccini"
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La relazione riguarda l'inchiesta parlamentare sui casi di morte e malattie gravi tra il personale militare italiano, soprattutto coloro che hanno prestato servizio in missioni all'estero e in ambienti esposti a fattori chimici, tossici e radiologici. L'inchiesta, che fa riferimento alla XVII legislatura della Camera dei Deputati, evidenzia criticità legate alla sicurezza del lavoro e alla salute del personale delle Forze Armate, con particolare attenzione alla somministrazione di vaccini e all'esposizione a proiettili all'uranio impoverito e nanoparticelle pesanti.

Tra le problematiche emerse, la relazione evidenzia come la profilassi vaccinale non sia sempre stata effettuata con le dovute cautele. In particolare, lo studio del Prof. Nobile, condotto sui militari della Brigata Folgore, ha rilevato un aumento delle alterazioni ossidative del DNA e delle cellule micronucleate nei soggetti sottoposti a più di cinque vaccinazioni, specialmente con vaccini viventi attenuati o in condizioni di lavoro prevalentemente all'aperto.

La Commissione sottolinea la necessità di una maggiore sorveglianza e controllo sia prima che dopo le vaccinazioni, suggerendo che l'uso di vaccini monovalenti e monodose possa ridurre i rischi. Si raccomanda inoltre che il limite delle cinque vaccinazioni diventi una regola prescrittiva per evitare possibili danni alla salute. La relazione evidenzia infine la mancanza di adeguate tutele e sorveglianza post-vaccinale, richiedendo esami specifici pre-vaccinali.