La decisione della Polonia di sospendere il Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (Face) segna un’escalation preoccupante delle tensioni geopolitiche nel continente. Il Parlamento polacco ha votato a favore della sospensione del trattato, in vigore dal 1990, che limitava le dimensioni delle forze militari nell’Europa occidentale. La mossa della Polonia segue l’esempio della Russia, che ha fatto lo stesso l’anno precedente, scatenando un effetto domino tra i membri della Nato.
Conseguenze della sospensione
I paesi che non partecipano più al trattato possono ora superare i limiti sulle dimensioni delle loro forze armate e non sono tenuti a riferire annualmente sullo stato delle stesse. Sebbene la Polonia, come molti altri firmatari, non abbia ancora raggiunto i limiti imposti dal trattato, la sospensione ha un valore simbolico importante.
Si potrebbe pensare che Varsavia si stia preparando per un possibile conflitto futuro con la Russia, rafforzando il proprio esercito e modernizzando le sue forze armate con una serie di nuove acquisizioni di equipaggiamento militare.
juanmarko
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