È ora di chiedersi finalmente a che cosa servono le basi NATO e USA in Italia? Quali sono i rischi che corre l'Italia?
Sono più di 100 le basi NATO e degli Stati Uniti sul territorio italiano. L'Italia è di fatto un deposito di armi straniere, comprese 90 bombe atomiche. L'Italia è un esempio emblematico, rappresenta una piattaforma di lancio ideale per gli Stati Uniti e le loro guerre.
Parliamo delle basi di Vicenza, la base di Aviano, la base di Camp Darby fra Pisa e Livorno, la base di Sigonella, il comando di Napoli a Capodichino, nelle infrastrutture di Aviano e di Ghedi in provincia di Brescia sono presenti fra le 60 e le 90 testate nucleari. Fra l'altro queste testate sono in via di aggiornamento. C'è un grosso progetto statunitense di potenziamento.
Agli italiani non è dato sapere cosa accade all'interno delle basi militari americane sul suolo italiano, non si ha nemmeno la certezza del numero delle testate atomiche che si aggira fra le 60 e le 90 bombe. Si parla di oltre una decina di migliaia di addetti fra militari e civili. Qui bisogna aggiungervi le famiglie al seguito degli ufficiali e del personale militare.
In Italia esistono basi USA e basi NATO e non detto che le basi americane siano sempre delle basi NATO. Vorrei citare l'esempio della base di Sigonella. Questa base ha un'area sotto il controllo unico degli Stati Uniti a tutti gli effetti, in particolare della Marina e dell'Aeronautica. Qui non c'è assolutamente la possibilità da parte delle autorità italiane di poter sapere delle operazioni militari che vengono eseguite.
Le testate nucleari B61 possono essere messe a disposizione anche dei cacciabombardieri italiani. In caso di crisi internazionali queste testate possono essere messe a disposizione dell'Aeronautica italiana. La violazione è palese da parte delle autorità italiane, rispetto alla nostra costituzione.
La stessa costituzione che la sinistra non eletta vuole modificare per renderci maggiormente schiavi e sudditi, non solo degli USA, ma ora anche dell'Europa, distruggendo di fatto la nostra sovranità.

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