Chiunque abbia vissuto con il cuore in mano e l'anima come sola compagna del proprio corpo, non può più fare a meno di vivere cosi. E, se lo fa, entra in uno strano limbo popolato da omini pazzi che si uccidono per un centesimo, che amano a comando secondo convenzioni ben architettate, che ridono, piangono, mangiano, bevono solo da confezioni invitanti ed uniformate alle regole che detta la società.
Omini che non si servono mai al banco del fresco dove prendi ciò che realmente è, senza basarti sulle distrazioni del packaging.
È un limbo che uccide l'anima e che ti fa vivere pensando di essere eterno, senza più ascoltare gli attimi di vita, le note non scritte, senza più pescare dal baule del cuore, dove sono riposte le lettere d'amore, le parole buone, i ricordi di vite che sono state e che sono le uniche cose che possono salvarci.
