Oggi un circolo mediatico serviente, non spiega al popolo che i reggenti, che pochi mesi fa si dichiaravano pronti, nei fatti non sanno che pesci pigliare di fronte alla magnitudine dei problemi posti dall’immigrazione, dalle scadenze del momento per l’attuazione del PNRR, dall’inflazione che erode ogni giorno il potere d’acquisto, dai sacrifici per l’atteggiamento del servilismo sciocco sulla questione ucraina. Tutte le promesse e i proclami su cui hanno fondato la vittoria elettorale contando sull’ignoranza e sull’odio per i più poveri, si sono squagliati: non si parla più di blocco navale o di respingimenti ed espulsioni, si incespica nelle sberle europee sui balneari, si parla a sproposito della difesa della lingua e del made in Italy, ci si sbraccia sull’invio delle armi all’Ucraina ben sapendo che non sono funzionali al negoziato diplomatico, si ipotizza addirittura di rinunciare ai fondi del PNRR non sapendo come spendere per realizzare progetti che non stanno in piedi ecc.
Viceversa sollevano polveroni su due strafalcioni antistorici e politicamente riprovevoli, frutto di un’eredità del famoso ventennio, che nascondono l’inefficienza, l’impreparazione, l’incapacità dell’esecutivo e di chi occupa cariche istituzionali di rilievo.

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