Immagino il Ponte sullo stretto,con affaccio a mare dalle macchine e dal treno(sempre se non tira troppo vento).Io non sò cosa dovrebbe unire,ma cerco di immaginare l'ignaro turista che,prima di imbarcarsi in quel tuffo magico che si chiama Ponte,è costretto ad attraversare la mia città(perchè un paio di km li deve pur fare). Messina,senza parlar male,è una città goffa di giorno e spettrale di sera.Qualche vialone,qualche circonvallazione,molte strade parallele o che si intersecano.Non ci sono strade spaziose,c'è un tram che sferraglia,neppure auto che si rincorrono.Le strade hanno tutte un nome,non vi perderete facilmente a Messina.Ci sono case in cemento armato,ma pure puzzolenti baracche.Il commercio c'è,a quello rionale si affianca quello dei super-mercati.Tranne quello che ci ha elargito madre natura(porto naturale,panorami mozza-fiato,bel sole sempre,i laghi,le spiagge,qualche antica costruzione, cimeli storici in un Museo che non sai mai quando è aperto)cioè tutto quello che non è stato merito nostro,non c'è altro: la mia città è proprio di uno squallore unico.L'ignaro turista che prima di salire sul Ponte o scendervi,volesse darle un'occhiata avrebbe bisogno di una guida,certo per non essere dirottato altrove(Taormina)come usa ora.Facendogli da guida, da qualcosa sarebbe abbagliato. Tutto qui?No,di certo.E' la notte che viene il bello.Si spengono le luci dei negozi,si accendono le luci dei lampioni,e la città dorme.Può girare tutta la notte,neppure un gatto gli attraverserà la strada. Certo che ospitare la più bella opera ingegnieristica del mondo è una bella trovata.