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stefano MC
Membro della Giunta Fontana, un passato al vertice della protezione civile, considerato l’uomo delle emergenze, la butta lì. Parla della card a punteggio come uno strumento per per incentivare gli screening oncologici.
Se ci sono i premi ci possono essere anche le punizioni
E poi poi magari anche per il resto: un incentivo alla prevenzione, un meccanismo premiale che abbiamo visto anche durante la campagna vaccinale. Per spingere i più giovani all’inoculazione si davano dolci, gelati e, in alcuni casi, diari e cartelle. In altri casi panini imbottiti. Sanità e gastronomia.
Negli Stati Uniti si era arrivati anche a consegnare denaro contante. E a quanto pare il sistema funziona. Potere del dollaro, ma in realtà anche dell’euro. Il rischio è che un sistema a punteggio possa avere il retro della medaglia. Se ti comporti bene ti premio e se ti comporti male ti punisco.
Il sistema dei crediti sociali nella sanità
Il metodo dei punti sanità potrebbe essere inteso come una prima cellula, in questo caso regionale, del sistema dei crediti sociali. Il tutto implementato grazie alle tecnologie per cui, da remoto, le autorità potrebbero agire sul portafogli digitale, in costruzione: quel contenitore di servizi alla persona e quindi di diritti. Sfumature di nuovi greenpass, nuovi lasciapassare sanitari. Carota e bastone: uno stile che piace a tanti. Oggi ti accarezzo se fai lo screening e domani ti penalizzo se contesti. Questo è il pericolo.
In Francia, se ti ribelli, rischierai il carcere e 45 mila euro di multa: il disegno di legge
Non è fantascienza. Parlando di bastonate, nella vicina Francia, notizia di questi giorni, è in fase di approvazione una legge che prevede “3 anni di carcere e 45 mila euro di multa” a chi critica trattamenti terapeutici ritenuti “sicuri” dallo Stato. E il pensiero corre al periodo del Covid.
Il disegno di legge, presentato dalla deputata Brigitte Liso, del partito Renaissance di Emmanuel Macron, formalmente punta a tutelare i cittadini da cialtroni, guru e sette. Nei fatti si traduce in nuove forme di controllo sociale, con i dissenzienti divenuti osservati speciali.
La lista delle priorità di Bertolaso
Bertolaso, l’uomo delle emergenze, che ricordiamo con la divisa della protezione civile, propone tutto a fin di bene, ovviamente. E non abbiamo motivo di dubitare della buona fede. Ai cittadini rimane però il diritto al dubbio. Parlando di emergenze e priorità per il Paese, ricordiamo che l’oggi assessore regionale al welfare, nel 2018, poche ore dopo il crollo de ponte Morandi di Genova, dichiarò che lui sapeva.
“Quando attraversavo il ponte Morandi – dichiarò Bertolaso in diretta tivù – correvo il più possibile e violavo tutti i limiti di velocità”.
Ci si chiede perché non ne avesse parlato prima, in tutte le occasioni in cui si è trovato davanti alle telecamere. L’attenzione alla prevenzione vale per la sanità, per cui si pensa alla tessera a punti, con premi. Poca, pochissima prevenzione per quanto riguarda ponti e infrastrutture.
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stefano MC
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