I sistemi di difesa israeliani, tra cui il Iron Dome (cupola di ferro), hanno subito un clamoroso fallimento, nonostante i miliardi di dollari investiti in tecnologie avanzate. Anche il David's Sling (Fionda di Davide) e l'Arrow (Freccia), progettati per contrastare attacchi a lungo raggio, hanno mostrato gravi fragilità durante attacchi massicci, rivelando una fragilità sistemica nell'intera strategia di difesa di Israele. Questi insuccessi non solo evidenziano le vulnerabilità intrinseche dei sistemi, ma pongono anche in luce una realtà allarmante: la sicurezza del territorio e della popolazione israeliana è seriamente minacciata da un apparato difensivo che non riesce a garantire una protezione adeguata.
In questo scenario di crescente precarietà, è fondamentale sottolineare che l'Iran ha concentrato i suoi attacchi esclusivamente sulle basi militari israeliane. Se avesse optato per un assalto alla popolazione civile, oggi assisteremmo a una vera e propria carneficina. Questa situazione mette in evidenza la fragilità della difesa israeliana e dovrebbe far riflettere coloro che impuniti, si sentono invincibili e padroni del mondo.
È facile bombardare la popolazione civile, ma affrontare un conflitto con una forza militare di una nazione ben attrezzata è un'altra storia. Per chi cerca vittorie facili, questa volta la realtà si fa ben più dura. La mancanza di efficacia dei sistemi di difesa non solo mina la sicurezza nazionale, ma crea anche un clima di insicurezza e vulnerabilità che potrebbe avere conseguenze devastanti per il futuro di Israele e della sua popolazione.