Con la nascita del movimento protestante si giunge alla guerra civile tra Cristiani.

Al fine di contrastare le idee di Lutero e di Calvino, papa Paolo III riorganizza il sistema inquisitorio medioevale. Tra gli obiettivi di Paolo III troviamo l’Inghilterra scismatica, contro la quale indice una crociata per invadere l’isola. La velleitaria impresa fallirà sul nascere per il mancato appoggio delle monarchie europee.

Il 24 agosto del 1572 a Parigi, e in altre città francesi, migliaia di Calvinisti, chiamati Ugonotti, sono uccisi nell’offensiva nota come “Notte di San Bartolomeo”. Alcune fonti parlano di 20mila vittime.
La notizia della carneficina fu accolta con entusiasmo negli ambienti vaticani. Tale fu la gioia di Gregorio XIII, successore di Pio V, che fece immediatamente dipingere dal celebre Vasari in una sala del Vaticano, una serie di affreschi raffiguranti il massacro; fece addirittura coniare una moneta commemorativa con la propria effige da un lato e un angelo con la spada nell’atto di uccidere gli Ugonotti dall’altro, sormontati dall’eloquente motto: “Ugonottorum Strages 1572”.

 La successiva Guerra dei Trent’anni, avvenuta dal 1618 al 1648 tra cattolici e protestanti, provoca la morte del 40% della popolazione europea, soprattutto tedesca, e terribili devastazioni e saccheggi. In vaste regioni, come la Sassonia e la Boemia, alla fine della guerra la popolazione è più che dimezzata.

Il culmine della recrudescenza è raggiunto nel 1631, quando la città protestante di Magdeburgo è saccheggiata e rasa al suolo dalle truppe cattoliche: 30mila persone, metà della popolazione, sono uccise.
In Italia la riforma protestante attecchisce in forma minore rispetto al resto d’Europa, questo a causa della lunga tradizione cattolica e del forte controllo esercitato dall’Inquisizione Romana. Tuttavia in alcune località di confine con la Svizzera, dove il protestantesimo si è oramai consolidato, si costituiscono alcune comunità protestanti, come quella della Valtellina. In questi luoghi, nel 1620, si consuma un’orrenda strage che sarà ricordata come il “Sacro Macello della Valtellina”.

La Guerra dei Trent’anni si concluse con la pace di Westfalia del 1648, che decretò la fine del Sacro Romano Impero e lo smembramento della Germania in 350 piccoli Stati autonomi. A Westfalia, soprattutto, si pose fine al principio dell'unità religiosa, dando inizio a quel lento processo di secolarizzazione (ridimensionamento del potere politico della Chiesa e della religione negli affari di Stato e nella vita sociale delle nazioni) che avrebbe portato, con l’avvento dell’Illuminismo che ne determinò una forte accelerazione, alla costituzione degli Stati Nazionali.

Tratto da "La Storia della Chiesa" di Gianfredo Ruggiero
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