La raccolta delle impronte digitali per la carta d'identità elettronica può sollevare diverse questioni e preoccupazioni in merito alla privacy e ai diritti individuali.
Come saranno conservate e protette le impronte digitali? La sicurezza dei dati è cruciale per evitare il rischio di accessi non autorizzati o di potenziali abusi delle informazioni biometriche.
Le impronte digitali vengono raccolte solo per scopi specifici, come l'emissione della carta d'identità, o potrebbero essere utilizzate per altri scopi senza il consenso dell'individuo?
La raccolta delle impronte digitali potrebbe violare il diritto alla riservatezza degli individui, poiché si tratta di dati biometrici particolarmente sensibili.
Sono state considerate alternative meno invasive per la verifica dell'identità, che non richiedano la raccolta di dati biometrici?
Per quanto tempo verranno conservate le impronte digitali? Esiste una politica di conservazione chiara e limiti temporali definiti?
Chi avrà accesso alle impronte digitali e a quali condizioni? Limitare l'accesso è essenziale per evitare abusi o utilizzi impropri.
C'è il rischio che le impronte digitali possano essere utilizzate in modo improprio?
